Stage estivo di recitazione cinematografica
Sabato 5 e domenica 6 luglio 2025 – Stage intensivo dedicato alla recitazione cinematografica, tenuto dal regista Giuseppe Ferlito.
Sabato 5 e domenica 6 luglio 2025 – Stage intensivo dedicato alla recitazione cinematografica, tenuto dal regista Giuseppe Ferlito.
Workshop dedicato alla recitazione cinematografica, condotto da Letizia Toni.
Casting director con anni di esperienza nel settore, Flavia Poerio è assistente o responsabile del casting in diversi progetti del cinema italiano contemporaneo, tra cui:
Il segreto della recitazione cinematografica è riuscire a essere veri dentro il copione e davanti a una telecamera.
Esplora l’approccio anglo-americano alla recitazione cinematografica, radicato nel potere dell’immaginazione, con un pizzico di quel Neorealismo italiano che viene ancora studiato nelle scuole di cinema in tutto il mondo.
Il filmmaker deve essere in grado di supervisionare tutte le fasi di un processo creativo e il presupposto essenziale per poterlo fare è una buona conoscenza dei mezzi tecnici ed espressivi.
Ci sono mille modi di esistere davanti alla macchina da presa, come ci sono mille modi di esistere nella vita. Si può essere attori per caso o per scuola, per innata disinvoltura o per studio.
In sala di registrazione, autori-doppiatori italiani, opportunamente scelti dal direttore di doppiaggio, doppiano la voce degli attori stranieri.
Vi è venuta mai voglia di essere voi la persona che racconta il fatto, proprio lì dove accade? Che sa prima di tutti gli altri, e che dà un senso all’evento, prima di tutti gli altri? Il giornalista ha due privilegi: il diritto a un posto di osservazione, lì dove avvengono le cose, e il diritto di raccontarle in prima persona.
Undici lezioni online in diretta Zoom per vivere insieme la storia del cinema.
Undici lezioni accompagnate da video con scene di film celebri, backstage, interviste ad attori e registi, rarità.
Parlando con qualcuno ti sarà sicuramente successo di non ascoltare o capire del tutto ciò che stava dicendo perché eri colpito più dal suo marcato accento regionale che dal contenuto delle sue parole, o di annoiarti dopo pochi minuti perché la sua voce era priva di espressività.