Nè Terra Nè Cielo

Regia di Giuseppe Ferlito

ne terra ne cielo

Finanziato dal Ministero dei beni culturali come film di interesseCulturale Nazionale, coprodotto da "Immagina cinematografica Productions SRL" e "Arbash Soc. Coop. SNC" in collaborazione con la Scuola di Cinema Immagina.

Il film è stato interamente realizzato a Firenze nel 2001. Gli attori e i tecnici, vera risorsa del progetto, provengono, quasi per la totalità, dalla scuola di Cinema Immagina, di cui Giuseppe Ferlito è insegnante e direttore artistico. Anche per la sceneggiatura il regista si è avvalso della collaborazione di alcuni allievi. 

Il film ha ottenuto:
Premio”Reale mutua” alla 4° edizione del Festival Europeo di Lecce 2003.
Premio del pubblico alla 6° edizione del Festival du film Italien (Aiaccio-Corsica) 2004. 
Simone (Davide Gemmani)
Margherita (Antonella D’Arcangelo)
Sergio (Fabio Fulco)
Oriente (Carlo Morandi)
Nel progetto sono impegnati 97 personaggi. 
Direttore della fotografia: Pietro Sciortino
Musiche: Fabio Cortese
Montaggio e Regia: Giuseppe Ferlito
Durata: 1h 45m
Formato: 35 mm
Colore: Colore/ bianco e nero.
Il film racconta la vicenda di un operaio, Simone, che, dopo aver scoperto il tradimento della moglie,decide di appollaiarsi sulla ciminiera della fabbrica presso cui lavorava prima di essere licenziato. La collettività attribuisce le ragioni del suo folle gesto a quest’ultimo avvenimento. Da qui l’ equivoco. Simone sulla ciminiera diventa inconsapevolmente un emblema per tutta quella gente che si riconosce nella sua lotta. Un caso nazionale.La vicenda sfugge dalle mani del protagonista, espropriato della sua stessa storia: l’intervento dei media manipola e altera la natura della solitaria protesta. Il turbinio di sentimenti e problematiche personali si perde, fagocitato da un meccanismo perverso, bisognoso di creare simboli, asservito alle sole leggi dell’ interesse e dell’ostentazione.
Il film, in realtà, è un remake di un video – peraltro nostalgicamente inserito, in alcune immagini, nello stesso film – dal titolo “Compagno che sei nei cieli”, realizzato nel ’95 , vincitore del Gabbiano d’oro al Festival di Bellaria.
Nelle intenzioni del regista si palesa la volontà di raccontare la storia, in uno strategico mix di dramma e ironia: un’alternanza di generi che sfociano nel paradosso.